l'epoca di De Tomaso

senza di lui non ci sarebbe stata la maserati di oggi, segnalo un post di oggi

http://www.vitadistile.com/2015/11/10/de-tomaso-visto-da-vicino-vol-2-intervista-a-tom-tjaarda/

mi è piaciuto molto il discorso biturbo vendute e usate in USA....una verità

In Italia non era poi tanto differente

una maserati da usare e mantenere come una maserati, non venne percepita cosi pero

Personaggio ancora oggi sottovalutato; burbero, poco incline ai compromessi, un carattere forte come le sue creazioni, geniale per certe scelte molto coraggiose.

Ebbe sovvenzioni statali, le sfruttò bene direi, anche guadagnandoci ma salvò un marchio storico, creò lavoro cercando di mantenere alti livelli tecnici/stilistici ( ai massimi livelli per i tempi ) anche su una sportivetta, la biturbo, che impensierì da subito i grandi blasoni tedeschi per le sue eccezionali prestazioni e per un prezzo d'attacco straordinariamente basso.

La fretta di sfondare subito con la sua piccolina creazione, adeguare impianti artigianali qual erano quelli Maserati ai tempi in strutture industriali, litigare con alti boiardi di Stato per le forniture imposte e alcuni errori ( iniezione e certi componenti ), sindacati politicizzati che imponevano scelte industriali, la stampa specializzata contro, e' secondo me alla base del difficile inizio di questa avventura.

Eppure per 17 anni il suo progetto ha avuto un seguito...un successo, un mezzo miracolo e questo forum lo può testimoniare, considerando i tanti appassionati che ci sono e che ne parlano ancora.

Noi tutti, credo, siamo devoti a don Alejandro perché ciò che ha realizzato è oggi la nostra passione: una passione esclusiva.
A proposito di Tom Tjaarda...gran bell'animale la Deuville e anche la Zonda lo sarebbe stato.

Ricordo un particolare anneddoto raccontato dal meccanico che segue le mie..che ha conosciuto personalmente don Alejandro..diceva che durante una sua visita in azienda per sostituzione di componenti riguardanti le prime non semplici biturbo,in quanto rappresentante dell' assistenza ufficiale;ha visto De Tomaso che provava personalmente una quattroporte terza serie nel retro dell' azienda per verificare lui stesso il comportamento del nuovo differenziale sensitork...

Volevo segnalare l' uscita di un documento sulle automobili De Tomaso con un approfondita descrizione del personaggio ed anche sulle maserati..."automobili De Tomaso"di Dante Candini,edizioni il fiorino.

marco sondrio ha scritto:

...ha visto De Tomaso che provava personalmente una quattroporte terza serie nel retro dell' azienda per verificare lui stesso il comportamento del nuovo differenziale sensitork...

Mah, altre fonti sostengono che da Ad in Maserati non abbia mai guidato per un problema alla gamba sinistra che non gli permetteva di schiacciare la frizione

E' necessario chiedere a Ammiraglio che è stato alle sue dipendenze.

Quando sono entrato io nell' 1988 De Tomaso non guidava nessuna vettura.
Poi precedentemente non vi so dire.

ammiraglio66 ha scritto:

Quando sono entrato io nell' 1988 De Tomaso non guidava nessuna vettura.
Poi precedentemente non vi so dire.

Ho sempre nutrito la curiosità se mai DeTomaso avesse personalmente provato la Biturbo e come, da buon pilota, abbia avuto il fegato di approvarla nonostante quel po' po' di retrotreno che avevano realizzato.

Non lo so...

A De Tomaso secondo me piacevano di più i quattrini....per lui tutto era business.....secondo lui l'abs non andava messo perché il cliente si sentiva e doveva essere più un pilota......secondo me non lo metteva perché cosi ci guadagnava di più.....i miti sono miti è vero.......ma spesso dietro ci sono risvolti più materiali.......

Riguardo a DeTomaso andrebbe scissa la figura del (ex) pilota da quella dell'imprenditore.

Sicuramente era una grande comunicatore.

Collaudatori e consiglieri bravi ne aveva. Costruire auto con aziende in crisi e senza quattrini è un'altra faccenda. Ricordiamoci anche che talune aziende fornitrici erano state invitate da case concorrenti più potenti a non fornire la Maserati. Evidentemente don Alejandro faceva paura a qualcuno.




"E' facile fare l'allenatore dell'Inter col deretano altrui..."

OT: Renato, bellissima la frase nella tua firma! Di chi è?

È un vecchio detto, ingentilito per essere politicamente corretto da un vecchio milanista .

Sicuramente era una grande comunicatore.

[/quote]

Infatti ricordo l' anneddoto della presentazione della de Tomaso Deauville..dove pare che si sia presentato il ritardo all' appuntamento mostrando il biglietto dell'autostrada che dimostrava di aver percorso da Roma a Modena in poco più di due ore..avevo letto questa cosa poi magari qualcuno qui può confermare o smentire...fosse vera..in tempi d'oggi sembra impensabile...

Renato ha scritto:

Collaudatori e consiglieri bravi ne aveva. Costruire auto con aziende in crisi e senza quattrini è un'altra faccenda. Ricordiamoci anche che talune aziende fornitrici erano state invitate da case concorrenti più potenti a non fornire la Maserati. Evidentemente don Alejandro faceva paura a qualcuno.




"E' facile fare l'allenatore dell'Inter col deretano altrui..."

Su De Tomaso  


Sulla frasina....da neroazzurro...non posso che

Renato ha scritto:

Collaudatori e consiglieri bravi ne aveva. Costruire auto con aziende in crisi e senza quattrini è un'altra faccenda. Ricordiamoci anche che talune aziende fornitrici erano state invitate da case concorrenti più potenti a non fornire la Maserati. Evidentemente don Alejandro faceva paura a qualcuno.




"E' facile fare l'allenatore dell'Inter col deretano altrui..."

Sull'assenza della barra stabilizzatrice, un pezzo che industrialmente allora si è no sarebbe costata 10.000 lire compreso il montaggio, non posso credere sia stato solo una faccenda di soldi. Certamente il "progetto" Biturbo era inviso a più di un concorrente e don Alejandro non era simpatico ne ai sindacati ne a certe compagini politiche. A parte le singole curiosità sulle scelte tecniche di allora, ricordiamo che la Maserati è arrivata sino ad oggi grazie, nel bene e nel male, anche a DeTomaso.

Angelo ha scritto:

Sull'assenza della barra stabilizzatrice, un pezzo che industrialmente allora si è no sarebbe costata 10.000 lire compreso il montaggio, non posso credere sia stato solo una faccenda di soldi. Certamente il "progetto" Biturbo era inviso a più di un concorrente e don Alejandro non era simpatico ne ai sindacati ne a certe compagini politiche

Francamente questa storia del presunto boicottaggio a me è sempre sembrata una leggenda metropolitana intrisa della più facile delle dietrologie, o quantomeno un qualcosa di gonfiato per nascondere il braccinismo militante che ha caratterizzato alcuni aspetti di quella gestione.

Adesso ditemi voi che se avessero voluto dotare la vettura di quello che a tutti gli effetti è un semplice braccetto di metallo, che qualsiasi officina meccanica (in Emilia ce ne sono centinaia) avrebbe potuto facilmente realizzare, ci sarebbe stato il boicottaggio dei sindacati e addirittura dei politici... quegli stessi politici che peraltro erano i primi finanziatori della Maserati...

Potrei ancora capire (ma comunque ci crederei poco ugualmente), se stessimo parlando di qualche primario fornitore di componentistica automotive, ma per una simile inezia...

Non so se la cosa sia stata voluta da De Tomaso in preda a braccinismo acuto; vero che il prezzo d'attacco era la sua priorità ma il costo della barra era così irrisorio che pare molto improbabile.

Secondo me il motivo e' da ricercare nella smania di incominciare a produrre dopo 4 anni di studi e progetti sulla Biturbo e questa necessaria modifica, evidentemente tardiva, avrebbe portata la presentazione dell'auto in ritardo.

Immagino che, dal punto di vista amministrativo-contabile, per di più con di mezzo sovvenzioni pubbliche ( richieste - risposte tardive ), trovare un accordo rapido con un produttore imposto tra tutti quelli dell'area Gepi sarebbe stata una trafila burocratica spaventosa.

Poi il Nostro, non era uno che facilmente scendeva a compromessi con i vari grisi sia essi sindacalisti che dirigenti pubblici i quali, si sa, a quei tempi imponevano i dictat dei vari Don Rodrigo dell'Iri; prima di ricevere una risposta affermativa...campa cavallo che l'erba cresce.

Siccome io non opinioni, per mancanza di informazioni (che significa: "ignoranza" ) in materia, potreste dirmi una cosa, visto che i vostri giudizi su De Tomaso-Maserati sono controversi?
1-Se non ci fosse stato De Tomaso, quale sarebbe stato il destino di Maserati?
2-C'era un'alternativa?
3-Chi è venuto subito dopo dopo quanto ha fatto meglio?

Dopo l'era Citroen la situazione era drammatica per le case automobilistiche italiane; basti pensare che Agnelli vendette proprio in quell'anno il 15% ( o 25 non ricordo ) di Fiat a Gheddafi.

La situazione con la crisi petrolifera in atto per una marchio sportivo come Maserati poteva essere la fine, la chiusura definitiva.

L'Iri, la più grande impresa pubblica d'Europa, di mussoliniana memoria, attraverso una sua consociata, ha messo sul piatto sovvenzioni da dare per progetti industriali; De Tomaso, oltre che per ragioni che non si possono ancora dire, e' stato astuto a proporsi.

Chi ha fatto meglio dopo De Tomaso?

Sicuramente Ferrari quando ha avuto per un breve periodo parte delle quote del Tridente; ha dato tanto in termini di immagine, snaturandone il dna con componenti Ferrari ma riportandola in attivo.

masimase ha scritto:

snaturandone il dna con componenti Ferrari

Direi che poteva andare peggio, non credi?

Jak, ne abbiamo parlato a più non posso; avrebbero potuto mantenere il vecchio propulsore biturbocompresso adeguato e migliorato?

Forse si ma la clientela internazionale non avrebbe capito; c'era bisogno che il cavallino ci mettesse la faccia per avere credibilità.

Ferrari ha ceduto tecnologia guadagnandoci, Maserati, grazie al nome Ferrari, pure.

Pari e patta?

Hanno fatto bene?

Tirando le somme direi di si e sono usciti da una palude tremenda.

GranTurismo dopo dieci anni vende ancora
Quattroporte V è stato un successone

Ghibli e Quattroporte nuova non sono questo megasuccesso, ma tutto sommato vendono
il Suv farà il botto

...insomma, per essere il marchio che vendeva 300 Ghibli all'anno e che faceva una Quattroporte che come percezione media veniva scambiata con la Lancia K, direi che passare dalla 3200GT alla Coupé è stato un bel passo avanti, con buona pace di chi come me adora i boomerang e quel V8 biturbo - e probabilmente li adoro perché non mi hanno mai lasciato a piedi