Maserati: Quale impatto avrà l'intelligenza artificiale nel mondo del lavoro?

Giusto due parole sul tema tanto complesso. Direi che l'automazione industriale, in fase di prodotto e finizione, è già piuttosto spinta, considerando i decenni di informatizzazione, le macchine CN e la gestione per prodotto/lotti/varianti a distanza. La questione si apre sul discorso della gestione del personale, che sarà ridotto all'osso, con qualche input da remoto e squadre di intervento anche loro ridotte all'osso con manutenzione sempre da remoto e l'ausilio di robot/androidi. Chi conosce l'evoluzione di alcune linee produttive attuali, in ambito metalmeccanico ed elettronico, non si aspetta qualcosa di molto diverso dal contingente, almeno in questi primi anni di sperimentazione. Invece il problema si allarga sul lavoro di concetto, in progettazione, perfino in ambito giornalistico e nell'editoria.... tutto dipende da come si intende approcciare le dinmniche sul tema IA. Discorso troppo ampio.

Condivido il discorso. L'utilizzatore finale spesso non approfondisce, non è curioso e/o non vuole perdere tempo a studiare il funzionamento di una tecnologia. L'utente/cliente finale prende una "macchina" (un dispositivo...) per quel che serve e non ha sempre  competenze per comprenderne il funzionamento. Posso fare un'esempio reale: un giovanissimo (che tra l'altro, secondo piano di studi, dovrebbe studiare anche tecnologie informatiche al biennio delle scuole superiore) sceglie un dispositivo con più RAM.... perchè pensa che sia più prestante, ma non sa cosa sia per definizione una RAM e/o pensa spesso che rappresenti la capacità di archiviazione.  Detto ciò sono un appassionato di Home Computer, che colleziono... quindi ufficialmente appartengo alla categoria dei tecnologici nostalgici che "smanettavano", e programmavo anche! 

Si Pierangelo, anche io possiedo vari pezzi su mensole e scrivanie, dal TI-99/4A all'M24 passando per olivetti prodest ecc. ecc. ... troppi pezzi, in realtà a prendere polvere!   Per passione e per studio ho conosciuto qualche linguaggio di programmazione, e da ragazzino ero anche abbastanza bravo da inviare applicazioni e giochi a qualche rivista. Purtroppo l'argomento che proponi è davvero complicato: l'IA-AI può essere strumento nocivo in mano ai demoni come allo stesso tempo un "mezzo divino" se sfruttato a dovere. Poi esiste l'imposizione del potere, il controllo delle tecnologie che incombe sull'umano..rendendolo persino dipendente, se non schiavo (e pensare che il RoBot è stato studiato come servo dell'umano concetto); possiamo fare tante congetture e filosofeggiare, ma preferisco, ad oggi, occuparmi di quanta umana scienza abbia costruito il mondo tecnologico che ci ha accompagnato per questi decenni... il futuro sarà sempre un'incognita e risulta probabilmente più evanescente ed impalpabile rispetto quello che nella vita abbiamo proiettato nel tempo vissuto, come per quelle macchine e quell'hardware che abbiamo toccato, annusato, impiegato con maggior consapevolezza di quanto la pervasiva digitalizzazione stia per fare, inquinando i confini di consapevolezza tecnologica nel rapporto uomo-macchina. Quindi personalmente cerco di scansare questo aggiornamento tecnologico e mi godo quel che ho vissuto e sognato con il culto del modernariato. La Biturbo mi appassiona anche per questo motivo. :-)

Lo sai Maurizio, la mia massima stima per te... indipendentemente dalla tua intraprendenza, le esperienze che racconti nei vari ambiti sono sempre interessanti e dimostrano le tue grandi competenze. Poi con l'automotive hai saputo osare fino a livelli altissimi in ambito corse...

E gli aneddoti sono sempre ben accolti