50 anni fa, Ghibli

pilota54 ha scritto:

Secondo me il cruscotto della Maserati Ghibli del 1967 resta, ancora oggi, il più bello di tutti i tempi. Rasenta la perfezione assoluta, sia come eleganza e sportività del design, che come completezza della strumentazione, che come "consolle", per finire con i materiali da cui è composto.

d'accordo Manlio !
il cruscotto della prima serie è bellissimo. In particolare mi piacciono gli interrutori - purtroppo non so il nome preciso in Italiano. (toggle switch in inglese).
Il svantaggio della prima serie: la maggior parte non ha un servo sterzo.




le foto: „Maserati Ghibli 1967-1973 Guide“  ©Ruiz/Straub (USA)

Alfredo

La prima serie aveva gli interruttori con levetta in metallo e rivestimento in bakelite.

La seconda serie, dal 1970 in poi, aveva invece gli interruttori "a bilancia" tutti in plastica.

Questa suddivisione non coincide con le due versioni, normale ed SS, in quanto le SS antecedenti al 1970 hanno ancora gli interruttori vecchio modello, e le Ghibli modello "normale" costruite dopo il 1970 hanno quelli in plastica.

La stessa identica modifica ha riguardato le Lamborghini Miura P400, con la prima serie che aveva gli interruttori in metallo e bakelite, mentre la "MY68" aveva quelli in plastica.

belli in metallo e bachelite!

fantastico cruscotto!
comunque la coupè è un capolavoro ma la scabriolata  è un pò una forzatura secondo me .
non una delle più riuscite , nè aperta, nè chiusa

pensa che per me la spyder è moolto più bella della coupè! proprio perché un poco forzata

bello, il passato ,affascinante ,che ha visto trasformare delle speci di carrozze ,puzzolenti e rombanti ,degli anni venti in sogni ,semplicemente eleganti,che hanno polarizzato entusiasmato ,appassionato .
la meccanica la benzina il rombo ,lo sterzo duro e diretto ,freni da pigiare con forza.
orologi che facevano tic tac ,lancette che indicavano tutto,alcune  un po' storte,che ti facevano sentire dominatore della forza della velocita' e del massimo della tecnologia di mezzo secolo fa .
oggi le vetture sembrano piu belle sono velocissime solo sfiorandole frenano e girano .
in alcune e' sparita la benzina ,in altre non serve nemmeno guidare .
fanno tutte da sole ,anche andare addosso ai camion bianchi.
ma e' questa l'evoluzione che sognavamo ?
per me che appena posso mi metto nelle gallerie a tetto aperto e scalo tre marce ,per sentirmi improvvisamente catapultato in un tornado rombante ,che fa spostare i veicoli senza lampeggiare ,
no! assolutamente .
anche io probabilmente un giorno non lontano mi faro scarrozzare da un robot a quattro ruote,ma mi addormentero' appoggiato al finestrino , sognando di essere svegliato da un clacson una vibrazione e  un rombo smarmittato.
Forse sara' la prossima ghibli  ,quella capace di portarmi dove chiedo, solo parlandole come a un taxista.
ma non puo' essere questo il sogno da realizzare.
il sogno ,puo essere solo una chiave per aprire una portiera pesante e accendere un motore di 50 anni fa.

Claudio ha scritto:

La prima serie aveva gli interruttori con levetta in metallo e rivestimento in bakelite.

La seconda serie, dal 1970 in poi, aveva invece gli interruttori "a bilancia" tutti in plastica.

Questa suddivisione non coincide con le due versioni, normale ed SS, in quanto le SS antecedenti al 1970 hanno ancora gli interruttori vecchio modello, e le Ghibli modello "normale" costruite dopo il 1970 hanno quelli in plastica.

La stessa identica modifica ha riguardato le Lamborghini Miura P400, con la prima serie che aveva gli interruttori in metallo e bakelite, mentre la "MY68" aveva quelli in plastica.

S.E. Ermanno Cozza mi ha spiegato che il cambiamento è avvenuto nel 1968, per via della regolamentazione americana riguardante la sicurezza a bordo.
Magari si è confuso

Giorgione... bellissimo messaggio Bentornato sul forum!

Ermanno Cozza non si è affatto confuso, d'altronde confondersi non è nella sua natura... .

La modifica, sia su Ghibli, sia su Miura, nacque per quel motivo.

Ma mentre nella Miura la modifica fu adottata immediatamente su tutta la produzione nel 1968, sulla Ghibli fu invece adottata inizialmente solo sulle vetture US destinate al mercato statunitense, mentre sulle vetture per i mercati europei continuarono a essere messe le levette in metallo e bakelite fino al 1970, anno in cui anche le versioni europee furono dotate di interruttori di plastica.

Se ci fai caso, due Ghibli che si vedono spesso ai nostri raduni, quella normale color oro di Antonio che è del 1969 e quella SS gialla di Carlo che è di inizio 1970, hanno entrambe ancora gli interruttori del vecchio tipo.

giton ha scritto:

anche io probabilmente un giorno non lontano mi faro scarrozzare da un robot a quattro ruote,ma mi addormentero' appoggiato al finestrino , sognando di essere svegliato da un clacson una vibrazione e  un rombo smarmittato.
Forse sara' la prossima ghibli  ,quella capace di portarmi dove chiedo, solo parlandole come a un taxista.
ma non puo' essere questo il sogno da realizzare.
il sogno ,puo essere solo una chiave per aprire una portiera pesante e accendere un motore di 50 anni fa.

Un famoso storico dell'automobile un giorno ha fatto questa suggestiva metafora ad una conferenza:

"quando è arrivata la motorizzazione di massa, molti pensavano che i cavalli sarebbero scomparsi. Oggi i cavalli non sono affatto scomparsi; non vengono più usati per trasportare persone e merci, ma vengono cavalcati da appassionati in gare e concorsi, o anche solo per una passeggiata di piacere nella natura. Insomma quella per il cavallo si è trasformata in una passione.
E' facile che la stessa cosa possa accadere con le auto a carburante fossile. Probabilmente scompariranno dall'utilizzo quotidiano, ma, come sono rimasti i cavalli di razza, le auto più belle alimentate a benzina rimarranno sicuramente nell'uso ludico da parte di appassionati, durante manifestazioni dedicate o anche solo per farsi un giro di piacere".

Una assoluta verità.

Tanto per sapere, chi è lo storico dell'automobile in questione?

Quoto ovviamente... sarà così e visto come sta galoppando la tecnologia, non bisognerà aspettare nemmeno molto

Il concetto, che ho riportato a memoria per sommi capi, è di Orsi. 

L'ho trovato veramente suggestivo ed azzeccato come paragone. 

Non bisogna avere paura della scomparsa delle auto a benzina; ci sarà sicuramente una selezione ed uno sdoppiamento tra l'uso quotidiano e quello ludico. Sicuramente le supercar più belle non verranno mai rottamate. Difficile anche che ne possa venire interdetto completamente l'utilizzo.
Insomma chi è appassionato di auto troverà sempre delle belle auto da possedere e da guidare.

D'altronde già oggi le auto che utilizziamo nel quotidiano non è che siano tutto questo turbine di emozioni, almeno per me che mi sposto con una utilitaria. Se la prossima che comprerò dovesse essere elettrica, non mi dispererò certo, l'importante poter fare un giro la domenica su una delle auto "giuste".

Infatti, fosse per me girerei quotidianamente solo in Tesla.

Claudio ha scritto:

Curioso come la "Bocca Maserati", negli anni si sia ingrandita anziché il contrario.

Roberto ha scritto:

Quoto ovviamente... sarà così e visto come sta galoppando la tecnologia, non bisognerà aspettare nemmeno molto

http://www.repubblica.it/economia/2017/01/02/news/auto_elettrica_fallimento_italiano_la_corte_dei_conti_su_50_milioni_disponibili_spesi_solo_6300_euro-155305981/

Mai quanto galoppi la burocrazia.

Integro la serie di film ove compare la Ghibli con questo, vedasi ad 1:34:20
All'inizio del film compare invece immediatamente una Quattroporte

Roberto ha scritto:

belli in metallo e bachelite!

Belli e non si sciolgono dopo 10 anni (o anche meno!)

certamente claudio e', e sara' cosi'.
ma io non sono un collezionista di auto ,mi diverto guidando tutti i giorni quella che ho .
e quando mi entusiasmo per un'altra la cambio.
non mi piace l'idea di diventare con la mia auto una specie di animale chiuso in una riserva ,o uno zoo.
io cavalli ne ho avuti tanti e giravo.le campagne del lago in lungo e in largo e se hai una carrozza e ti metti in strada nessuno ti dice niente .
ma con le auto non sara' cosi .

Dario anche io girerei con la tesla ma non per fare i 100 in 4 sec ,non servono ci sono troppi limiti.
non mi piace l'idea di un' auto elettrica super moderna che scopiazza la granturismo.
ha una linea gia' vecchia.
il giugiaro dell'elettrico non e'ancora nato.  ,sarebbe meglio.facesse 1000 km con un pieno pardon carica e fosse piu' razionale e spaziosa .
anzi spaziale

Ma la Tesla S E' razionale e spaziosa.
Essendo priva di meccanica, l'abitacolo è ampio, spazioso, senza intrusioni tipiche delle auto che hanno un motore davanti e la trasmissione in mezzo alle p...

Dario oramai è passato al lato oscuro delle batterie al Litio
Appurato che la model S non la prenderei mai,sarei curioso di vedere una X dal vivo...con quelle ali a gabbiano e la trazione integrale m'ispira!

Vista e la vedo spesso la X, scorrazza spesso sotto l'ufficio (Lugano) perché parcheggia poco lontano da me, esteticamente non è niente di che, ma è una figata quell'auto, forse tra tutte le tesla, la X è la vera rivoluzione se pensiamo a quello che offre. Come ho già scritto, qui vedo più Tesla ormai che Porsche che è tutto dire e le colonnine di ricarica spuntano come funghi, ma non parlo ovviamente di Italia dove si parla solo di prossime votazioni e dove cambiamo un primo ministro all'anno per poi non cambiare nulla.

Siamo belli OT però

la x e' molto piu spaziale ,ma non ancora elettrizzante .

Mah !!!  Per me guidare un'auto elettrica è come andare a letto con una bambola gonfiabile !

Ripeto. PROVARE per credere.

 

Francesco Maria ha scritto:

Mah !!!  Per me guidare un'auto elettrica è come andare a letto con una bambola gonfiabile !

Ne hai mai provata una? (di auto elettrica, intendo)

Solo un paio di volte utilitarie per brevissimi tragitti urbani, ma la Tesla no; vista solo da vicino manovrare in un giardino privato. Non ho provato alcuna emozione.

come dice Dario, provare per credere