Sono ancora "vere Maserati"?

Non c'è ombra di dubbio BB for ever!!!!

Se poi è addirittura la versione ad iniezione, non ha nemmeno problemi di carburazione...

maranello71 ha scritto:

... il nuovo fantomatico 6 cilindri biturbo (ma esiste davvero?) ...

esiste esiste, seppur nelle profondità di un centro di ricerca su un isolato banco prova motori.

alfredo.rossi ha scritto:

... Che è sta cosa di far campare gli altri.
Bisogna acquistare i prodotti italiani in tutti i settori.

Straquoto anch'io ma applicando la massima di mia nonna "se pago con soldi buoni voglio roba buona!!" Purtroppo in passato, comprare auto italiane non sempre corrispondeva a spendere bene i propri soldi (Biturbo docet )

Jak ha scritto:

Tornando al titolo del 3D, io le ritengo vere Maserati, hanno il tridente del Nettuno e sono costruite nelle nostre terre. Sono Maserati figlie della nostra epoca, che richiede sinergie, affratellamenti e scambi di vario genere, per potere sopravvivere, prima ancora che vivere e risplendere di luce propria. Sono lontane le epoche in cui l'ingegno del singolo portava a partorire un'auto da impazzire; ora le regole ferree delle omologazioni e del mercato lasciano meno spazi all'estro ed alla fantasia, che devono fare i conti con la digitalizzazione dati d'input dei software di progettazione. E con l'abbondanza dell'offerta. In questo inevitabilmente c'è meno poesia e pathos, ma è il contesto in cui siamo obbligati a misurarci.
Quando guardiamo, tocchiamo ed annusiamo un'auto del passato, più o meno recente, non riusciamo ad ignorare il fascino della storia che porta con se, e, anche se non la conosciamo affatto, siamo portati ad immaginarla muoversi in un'epoca che non tornerà più, attendiamo da lei che ci racconti a modo suo racconti di vita vissuta. Il suo motore dal minimo claudicante e dal rombo rauco e pieno ci disarma letteralmente.
Non dimentichiamoci che anche nel passato ci si è dovuti ingegnare a guardare ambiti differenti rispetto all'auto, per potere far fronte alle esigenze contingenti.
Per questo al cospetto di frese, batterie, candele e motocarri elettrici sormontati dal tridente e da quella "scritta", si rimane ad osservare con il pensiero che vola nel tempo e ci si inchina riconoscenti, contenti di esserci ancora.
Tra cinquant'anni, ci sarà Fritz che forse guarderà con questi occhi la Granturismo, che saranno differenti da quelli con cui la guarda oggi. (vabbè, magari non proprio Fritz, visto che lui già ora è così... )

Riprendendo il tema in questione, vorrei prima di tutto esprimere a tutti i miei complimenti per l’alto profilo delle argomentazioni su questo bel 3d che Pilota ha proposto.

Jak ha riassunto bene un po’ tutti i vari interventi che condivido, quelli di Krav, Roberto, Claudio ecc. e vorrei aggiungere alcune considerazioni ulteriori:

esistono ancora non tanto le vere Maserati ma le vere auto?

Credo che il Tridente, attraversando tutte le fasi dell’automobilismo, abbia dovuto adeguarsi ai tempi che passavano per forza di cose e nonostante tutto abbia cercato sempre, anche nei periodi piu’ delicati, facendo scelte a volte di rottura col passato, di mantenere una propria filosofia costruttiva e una propria identita’ fino ad oggi ed e’, a mio parere, un traguardo non da sottovalutare.

Ma oggi anche le auto di categoria superiore si stanno adeguando ad una domanda mondiale sempre maggiore, cercando, attraverso le nuove forme tecnologiche, di rispondere a tale domanda, creando automobili con una resa tra costi e benefici la piu’ proficua possibile, rispondendo a dei canoni di bellezza ormai standardizzati.

Tutto e’ schematizzato, studiato a tavolino con il solo supporto di innovativi software che, tendendo conto di tutti gli assurdi parametri oggi obbligatori, ne determinano un risultato finale fin troppo perfetto, freddo, algido in cui quella forza creativa, alimentata dall’estro e dalla fantasia dell’uomo, viene totalmente vanificata e non considerata.

Non vorrei apparire classista ma da quando l’automobile e’ diventata sempre piu’ un fenomeno di massa, oggi sempre piu’ globale, la massa critica e’ decisamente diminuita, determinando una standardizzazione dei prodotti in cui le uniche differenze sono e saranno sempre piu' qualche particolare, per me insignificante, legato agli optionals interni ed esterni che limiteranno sempre piu' il piacere della guida in nome della sicurezza o a tutela dell'ambiente.

La fusione poi di grandi gruppi automobilistici che si spartiranno il mercato globale dell'auto accentuera' ancora di piu' questa tendenza pericolosa e, guardando in casa, un esempio eclatante e' la nuova Lancia.

Ed e' per questo che e' importante avere una storica; ti da la possibilita' di guidare non essendo domato dalla tecnologia, assaporando il profumo della sana e imperfetta meccanica.

Ho seguito questo post con molto interesse, ma penso che ci siamo dimenticati una cosa, se non fosse stato per De Tomaso forse non saremmo qui a discutere.

Questa cosa, qui dentro, la sosteniamo da sempre...

Claudio ha scritto:

Questa cosa, qui dentro, la sosteniamo da sempre...

Nel bene, molto, e nel male, poco!!!!!!

massimo m ha scritto:

Ho seguito questo post con molto interesse, ma penso che ci siamo dimenticati una cosa, se non fosse stato per De Tomaso forse non saremmo qui a discutere.

Allora un grazie, al nostro famigerato/mitico "macellaio"

Un post eccellente ragazzi

Io vorrei dare la mia per come la penso. Nel mondo in cui viviamo ad oggi (mondo del auto intendo) tutto ha a che fare con volumi di vendita. Come diceva **maranello71** le cose funzionano investendo in tecnologie di tutti i tipi per competere col mercato. E va bene cosi. Ma al di la dei volumi di vendita o delle ultra capacita tech. e/o dotazioni tech. di una vettura (penso alle MP4-12C di Mc Claren o a qualunque Audi e BMW) che sicuramente danno come risultato di proporre delle vetture ottime, una cosa rimane fuori di questa equazione … la passione e l’anima …

Un vettura tedesca di quelle che ho citato sarà anche perfetta, ma lo é in modo scientifico , come fate in laboratorio … non hanno anima e non lasciano trasparire la passione del auto.

Preferisco una Maserati, FORSE, meno competitiva in certi aspetti ma esuberante in anima e passione … so bene che le politiche aziendale (di mercato) faranno si che il tridente e destinato a diventare di più come BMW ma speriamo che non lo divente troppo e troppo in fretta.

vere maserati,vere alfa....le auto come tutte le cose in questo mondo si evolvono...non si può pretendere che tutto resti uguale,ed è anche un bene perchè i cambiamenti spesso portano benefici.Riguardo l'alfa romeo,posso dire per esperienza(in famiglia ne abbiamo avute diverse in passato e ho una mito ora)che effettivamente ha perso qualcosa,però l'anima della macchina c'è ancora tutta...stilisticamente può non piacere,ma ricordiamoci che oltre ad avere ancora il centro stile alfa,le alfa anche tipo la mito che ho io sono chiaramente ispirate alle linne delle alfa degli anni 60...è vero si è persa la trazione posteriore e il motore bialbero...ma c'è anche da dire che nel mercato dei grandi numeri spesso le persone hanno paura della trazione posteriore sull'auto da tutti i giorni e che il motore bialbero probabilmente sarebbe andato in soffitta comunque tra qualche anno con il passaggio all'elettrico o altro....sapere quali sono le proprie radici è una buona cosa,ma bisogna guardare avanti e non rimanere fermi o rimpiangere il passato...altrimenti per tutte le aziende automobilistiche sarebbe un rimpianto

stig, per favore non citare per intero il messaggio immeditamente precedente (Articolo 9 del regolamento del forum)

Anche qui stiamo andando OT. Per favore rimaniamo in tema, altrimenti si arrabbia

stig ha scritto:

vere maserati,vere alfa....le auto come tutte le cose in questo mondo si evolvono...non si può pretendere che tutto resti uguale,ed è anche un bene perchè i cambiamenti spesso portano benefici.Riguardo l'alfa romeo,posso dire per esperienza(in famiglia ne abbiamo avute diverse in passato e ho una mito ora)che effettivamente ha perso qualcosa,però l'anima della macchina c'è ancora tutta...stilisticamente può non piacere,ma ricordiamoci che oltre ad avere ancora il centro stile alfa,le alfa anche tipo la mito che ho io sono chiaramente ispirate alle linne delle alfa degli anni 60...è vero si è persa la trazione posteriore e il motore bialbero...ma c'è anche da dire che nel mercato dei grandi numeri spesso le persone hanno paura della trazione posteriore sull'auto da tutti i giorni e che il motore bialbero probabilmente sarebbe andato in soffitta comunque tra qualche anno con il passaggio all'elettrico o altro....sapere quali sono le proprie radici è una buona cosa,ma bisogna guardare avanti e non rimanere fermi o rimpiangere il passato...altrimenti per tutte le aziende automobilistiche sarebbe un rimpianto

La mia risposta a questo post, e anche altre parti di questa discussione sono state trasferite qui:

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