La Maserati non rinnova i contratti a 112 interinali: Fosche previsioni per il 2009.......

Charlie ha scritto:

Con il 3° debito pubblico del mondo non c'è da stare sicuramente allegri,anche se il taglio dei tassi almeno potrà darci una mano in questa direzione.
Grazie a d*o in italia il fatto di essere per la maggior parte proprietari di case(condizione alquanto differente dagli stessi paesi europei a noi confinanti),ci permette nel breve forse di risentirne un pò meno.

Se la propensione al risparmio continuasse però a calare, e anche il nostro livello di indebitamento privato,ora ancora relativamente basso,si portasse gradualmente al livello degli altri paesi (area Euro),allora la situazione potrebbe divenire drammatica.
E' necessaria una drastica riduzione del ricorso al credito al consumo specialmente per i beni voluttuari.

Stiamo raschiando il fondo del barile ...purtroppo

Ciao Charlie,

hai fatto un analisi condivisibile e quoto il tuo post: quello che ci salva e' il fatto' che nonostante tutto siamo un Paese, per ora, poco indebitato a livello privato, benche' negli ultimi anni il ricorso al credito, grazie a tassi molto favorevoli in concomitanza con l' introduzione dell'Euro, e' cresciuto e non poco e questo "vantaggio" e' andato di pari passo con una incredibile aumento dei valori merceologici.

Se poi consideriamo che molti beni di consumo vengono prodotti in Paesi emergenti a costi irrisori e venduti in Italia poi proporzionalmente al reddito pro capite, ci fa capire quanta speculazione c'e' stata da parte di molte categorie a danno esclusivo della produzione in loco con tutte le conseguenze inevitabili del caso.

Dovremmo percio' tutelarci da questo punto di vista....altrimenti il rischio collasso e' alle porte!

pilota54 ha scritto:

Perfetto Charlie, vedo che conosci benissimo la situazione economica italiana, forse meglio di quella cinese?

Sai il Sole 24 ore si legge anche qui....

Per l'economia cinese le valutazioni al momento sono un pò più complesse,specialmente nel medio lungo periodo.
Se il GDP dovesse crescere meno del 6,5% nel 2009,molti analisti parlano di "pericoloso rallentamento".
Se poi consideriamo che nei mesi scorsi ben 10 mila aziende medio-piccole che nella provincia del Guandong si occupavano della produzione di prodotti con basso valore aggiunto,sono state chiuse allora si può meglio comprendere il potenziale pericolo specialmente a livello sociale con cetinaia di migliaia di disoccupati a spasso per le strade.

I problemi della cina non risiedono tanto nell'economia in senso lato.I fondamentali sono ancora solidi:le riserve sia in valuta che auree sono ingenti e la bilancia commerciale è in forte attivo.
Il vero problema sarà far si che a livello sociale non si incementi ulteriormente il divario tra le classi agiate e la massa di contadini e operai ancora poverissimi.

Quest'anno poi anche i neolaureati per la prima volta stanno cominciando ad avere probelmi a trovare un'occupazione confacente.

Anche questo è uno dei risvolti di questo ..."CAPITALISMO IN SALSA CINESE"...

E inoltre il calo del prezzo del petrolio è connesso anche al forte rallentamento dello sviluppo cinese e asiatico in genere, che aveva determinato una notevole domanda di greggio aggiuntiva, ora tu dici che il tasso di crescita è al 6.5 ma credo che fosse arrivato a 2 cifre..........

pilota54 ha scritto:

E inoltre il calo del prezzo del petrolio è connesso anche al forte rallentamento dello sviluppo cinese e asiatico in genere, che aveva determinato una notevole domanda di greggio aggiuntiva, ora tu dici che il tasso di crescita è al 6.5 ma credo che fosse arrivato a 2 cifre..........

Manlio,se leggi con attenzione ho scritto :" se il GPD dovesse crescere meno del 6.5% nel 2009"

I dati della World Bank danno per il GDP Cinese i seguenti valori:

2006:+ 10,4 %
2007:+ 9,6%
2008:+ 8,7%

Però ho letto che il rallentamento di Cina e India ha inciso ed effettivamente un rallentamento c'è già stato nel 2008 in Cina, di circa 1 punto e con 1 miliardo di persone un punto incide...................

Io sapevo che era arrivato al 12,5% negli anni scorsi....( Charlie, visto che sei cosi' informato....ehehe se hai qualche dritta per investire due lire sulla futura Fiat o Mercedes cinese...faccelo sape :joker: )

La richiesta sempre piu' copiosa di greggio da parte di Cina /India ( cosi' come di molti altri elementi come ferro, rame ecc. piu' che altro per il boom edilizio ) ha portato il prezzo a valori stellari: tutto questo, non so a questo punto quanto voluto, ha "trainato" finanziariamente certe piazze mondiali e ha retto l'inflazione in certi Stati altrimenti in deflazione e al contempo ha inflazionato i Paesi emergenmti. Poi tale intento e' dovuto venir meno per il costo fin troppo elevato a danno dell'economia reale di molti Stati ( Usa ed Europa ).

La Cina e' la mno d'opera delle grandi imprese del mondo, le quali vendono i loro prodotti in madre patria, speculando in maniera vergognosa sul costo di produzione in attesa che il pil pro capite di 1 miliardo e trecentomila persone sia tale fra qualche lustro da soddisfare la loro offerta e diventare cosi' automaticamente loro clienti! Na manna....!
Nel frattempo quelli che finanziano l'operazione siamo noi che siamo i loro consumatori.....senno' l'Europa avrebbe altimenti gia' da tempo immesso dazi pesanti a tutela del nostro mondo produttivo!

......Ehehe potremmo mandare qualche nostro sindacalista a sollevare le masse di lavoratori cinesi spiegando loro che oltrte ai doveri esistono anche dei diritti!! Ma la fame di successo di questi automi sarebbe troppo avida e questo le multinazionali lo sanno!

La FIAT per quanto riguarda l'auto è ancora lontana dal poter dire di essersi consolidata in Cina.
Marchionne dopo i lunghi negoziati con NAIA ed in seguito con CHERY è sempre meno entusiasta del paese del dragone.
Stanno importando giusto qualche manciata di bravo CBU e poco altro.

Va un pò meglo per NOI(iveco) che possiamo vantare ben 2 joint venture: Honang-SAIC-iveco e Huejing-SAIC-IVECO (NAVECO).
A Febbraio,sempre in Cina, invece aprirà la nuova fabbrica powertrain per la produzione dei nuovi motori NEF (new engine family) e del collaudato F1A (Daily).

In quanto alle azioni....mha...con i tempi che corrono forse è meglio tenersi i soldi sotto il materasso