Biturbo gr.A di Adriano Decè

Grazie
Il tuo racconto e la tua presenza in mezzo a noi è realmente in sintonia con lo spirito di RC2.

Angelo ha scritto:

Grazie
Il tuo racconto e la tua presenza in mezzo a noi è realmente in sintonia con lo spirito di RC2.

Grazie a te, le tue parole mi gratificano..

pilota54 ha scritto:

Oggi la passione è immutata e mi diverto anche solo girando in pista in un track day. L'importante è farlo con una macchina che ti piace, poi ci si diverte comunque.

Hai perfettamente ragione..condivido in pieno il tuo pensiero..

Roberto ha scritto:

ma ci si diverte anche se ti passano davanti?

Beh...se corri con una fiat 127 in mezzo a dieci Delta è quasi matematico che arrivi ultimo...e li sicuramente il divertimento viene meno...ma se le cose sono un po' più realistiche e ti trovi con la tua Biturbo in mezzo a cinque Delta gr.A, cinque Sierra gr.A, qualche M3, e magari qualche 2 ruote motrici cattiva degli anni 80, tipo Kadett Gsi gr.A....ti assicuro che trovarsi a lottare nei primi cinque equivale a una vittoria se a priori tutti ti davano per ventesimo!! Soprattutto se ti sei costruito da solo la macchina andando contro tutto e tutti.. Non si gode solo quando si vince, si gode anche quando ti giri e vedi dietro di te tante vetture molto più accreditate che non sono riuscite a fare i tuoi tempi. Se Decè avesse preparato una Delta invece di una Biturbo sicuramente a quest'ora avrebbe avuto un palmares molto più ricco...ma chi si ricorderebbe di lui in mezzo alle 10mila Delta che corsero negli anni 80-90??

Sia chiaro che non voglio denigrare la Delta, io stesso la amo moltissimo e ne posseggo tre da gara, però sono dell'idea che per distinguersi bisogna andare oltre..anche se magari si arriva terzi invece che primi...

Diciamo che condivido il tuo discorso se giustamente lo si fa per divertimento e per passatempo, un poco diverso se lo vuoi fare per ottenere dei risultati. Io ho smesso di correre in moto, quando non ero più competitivo e la moto ha perso ogni fascino per me da quando ho smesso di correre, tanto da non usarla più nemmeno per spostamenti cittadini. Quasi la stessa cosa mi è capitata con l'auto, nel senso che mi sono buttato su auto da piacere (spider) più che auto veloci. Ma è una mia personalissima opinione, io non mi diverto se vado in pista, mi preparo, spendo tempo, fatica e soldi, per poi non avere nemmeno una speranza di essere nei primi, non mi diverto a farmi sorpassare dal pischello che ha una moto/auto più performante, sapendo che io con il suo mezzo, non l'avrei nemmeno visto se non ai box. Capisco cosa intendi, quando parli della soddisfazione di stare davanti con un mezzo comunque "inferiore" ma è un appagamento che lascia il tempo che trova per me, divertente ed esaltante davanti a gli amici, ma non ai fini personali.

Capisco il tuo punto di vista Roberto, e lo rispetto... Però secondo il tuo ragionamento nessun calciatore dovrebbe giocare nel Pescara o nel Siena....dovrebbero giocare tutti nella Juve, nel Milan o nl Napoli.... ;-)

Puoi giocare anche nel Pescara, ma non stare in panchina e comunque i giochi di squadra non mi piacciono in generale. Preferisco uno sport dove se sbaglio ho sbagliato io e se invece vinco, ho vinto io e non amo confronti sotto la doccia negli spogliatoi! Rischio di restarci male :-)

Gabry ha scritto:

Roberto ha scritto:

ma ci si diverte anche se ti passano davanti?

Beh...se corri con una fiat 127 in mezzo a dieci Delta è quasi matematico che arrivi ultimo...e li sicuramente il divertimento viene meno...ma se le cose sono un po' più realistiche e ti trovi con la tua Biturbo in mezzo a cinque Delta gr.A, cinque Sierra gr.A, qualche M3, e magari qualche 2 ruote motrici cattiva degli anni 80, tipo Kadett Gsi gr.A....ti assicuro che trovarsi a lottare nei primi cinque equivale a una vittoria se a priori tutti ti davano per ventesimo!! Soprattutto se ti sei costruito da solo la macchina andando contro tutto e tutti.. Non si gode solo quando si vince, si gode anche quando ti giri e vedi dietro di te tante vetture molto più accreditate che non sono riuscite a fare i tuoi tempi. Se Decè avesse preparato una Delta invece di una Biturbo sicuramente a quest'ora avrebbe avuto un palmares molto più ricco...ma chi si ricorderebbe di lui in mezzo alle 10mila Delta che corsero negli anni 80-90??

Sia chiaro che non voglio denigrare la Delta, io stesso la amo moltissimo e ne posseggo tre da gara, però sono dell'idea che per distinguersi bisogna andare oltre..anche se magari si arriva terzi invece che primi...

io condivido in pieno!!! sono dalla tua parte!! troppo facile correre con l'auto top e superiore! ho sempre amato le sfide impossibili e ammirato chi sbalordiva vincendo o comunque ottenendo successi con "mezzi" inferiori.

Sarà, ma se io avessi possibilità di correre ad alto livello (come capacità di guida intendo) cercherei la squadra migliore e l'auto più performante.
Non è una questione di "vincere facile" ma appunto di capitalizzare le mie capacità.

Ricordo che Biasion mi disse che, all'inizio carriera, doveva dimostrare le sue capacità e per farlo doveva accontentarsi dell'Opel, anche se avrebbe voluto guidare le Strato's.
Alla Lancia ci arrivò poco dopo, quando ebbe a disposizione la 037, correndo per la squadra HF di Fiorio nel mondiale per "un tozzo di pane", quando aveva offerte molto superiori per correre nell'italiano con altre squadre.

Dari8V ha scritto:

Sarà, ma se io avessi possibilità di correre ad alto livello (come capacità di guida intendo) cercherei la squadra migliore e l'auto più performante.
Non è una questione di "vincere facile" ma appunto di capitalizzare le mie capacità.

Quoto

oggi i tempi son cambiati come son cambiati i costi! in più senza voler togliere nulla a Gabry, non siamo tutti Biasion
oggi si corre per divertirsi e spesso anche chi vince non può emergere (come sempre ci son dietro giochi più costosi).
tanto vale correre con ciò che ci diverte di più!

_ comunque come hai giustamente detto anche Biasion ha debuttato su auto tutt'altro che competitive dove è stato il suo talento e l'abilità della squadra che lo seguiva e permettergli di emergere ! appunto le opel e in quegli anni non era raro scoprire che i vari talenti nascevano da piccoli campionati monomarca fatti spesso con utilitarie (renault coppa, trofeo Uno ecc ecc). per esempio Toivonnen inizio proprio con delle modeste Citroen CX tutt'altro che sportive e competitive e con le Uno turbo per poi emergere e arrivare alla S4 grB dove purtroppo trovò la morte.

come l'abito non fà il monaco l'auto non fà il pilota!!!

poi che palle se tutti corrono con la delta o la lancer......... i rally moderni sono pallosi anche perchè non c'è più sfida fra i costruttori... son tute DS3 e Mini.-....... blàààà!!
ps. Dario "correre ad alto livello" ... ma con la biturbo presumo corra nella categoria riservata alla omologazioni scadute... quindi tutt'altro che alto livello è solo divertimento e passione. (ma correggetemi se ho detto una castroneria)

Roberto ha scritto:

e non amo confronti sotto la doccia negli spogliatoi! Rischio di restarci male :-)

Soprattutto se poi devi raccogliere la saponetta...

Roberto, hai ragione, ma io correre l'ho sempre visto come una sfida con me stesso, per superarmi e superare i miei limiti. E poi arrivare primo con una supermacchina quando ci sono 3 macchine nella classe non ha senso per me, ma arrivare 2° con una macchinetta contro 20 scatenati con la stessa macchinetta è un'altra cosa. La mia poi voleva essere anche un'osservazione un po' Cristiana e Decubertiana. Cioè che nello sport l'importante è farlo, esserci per puro spirito sportivo, è vero poi tutti corriamo per la vittoria, ovvio (e qualche coppetta da 1° posto l'ho vinta anch'io), ma se non la si ottiene non è un dramma e occorre sempre dare merito agli avversari.

Quello con cui mi sono sempre misurato però è il "tempo", ovvero quello che viene ritenuto il tempo da battere. Se riesco ad avvicinarlo o addirittura superarlo sono davvero contento. Infatti a volte mi prendono in giro perchè nelle piste circolo sempre con un cronometro al collo (tu, Claudio e Shiva lo sapete bene.......), per misurare i "tempi", quelli che per me veramente contano.

Arrivò un giorno un ragazzino accompagnato dal padre sulla Ferrari Testarossa alla pista d'oro, era un pilota alla prime armi.

Il mio meccanico mi disse: Capè(capello) fagli vedè le traiettorie.

Anni dopo al campionato italiano lui era in prima fila ed io in mezzo al centro del plotone.Perchè? Era forse l'incarnazione di Fangio,no. Aveva solo a disposizione 5 motori, 3 telai e un tir di gomme a disposizione. In questo sport se non hai un bel mezzo e soprattutto i soldi difficilmente puoi proseguire. Un esempio fù proprio Mike Wilson.

Mauro, il grande Toivonen, quando ha guidato la Uno Turbo era già un pilota affermatissimo e nel Team Martini Lancia e in quella foto al massimo poteva aver fatto un test in quanto pilota Lancia.
C'e da dire che la macchina che l'ha proiettato nell'olimpo dei grandi è stata la Talbot Sumbeam Lotus.
Quando è uscita la Uno turbo , Henri correva nel mondiale con la Porsche e l'anno successivo passò alla 037 ufficiale.

hai ragione Andrea! è esattamente come hai detto, ho scritto io in modo improprio, ma il concetto è comunque lo stesso!!

moltissimi hanno inziato correndo con auto di umili origini , la passione per i rally e per le corse è indipendente dal fatto che uno abbia la possibilità di avere l'auto migliore e più competitiva.

Vero Mauro.
Per quello che riguarda i trofei monomarca dell'epoca c'e da dire che erano veramente un trampolino di lancio, soprattutto perche chi vinceva si assicurava un contratto per l'anno successivo come semiufficiale.
Tabaton, Liatti, Fiorio, Andreucci e altri che non mi vengono al momento sono proprio venuti fuori dai monomarca.

Comunque riguardo a Biasion, è vero che fino a quando arrivò in Lancia dove vinse con la 037 correva con le Opel che non erano da classifica assoluta, ma è pur vero che nelle rispettive categorie erano competitive e sicuramente erano le auto da battere (Kadett Gte gr.1, Ascona gr.2, Ascona 400 gr.4). Un pò come oggi correre con una Clio R3 o Lancer gr.N, non si compete x l'assoluta con le Wrc ma di sicuro si è competitivi nella propria classe...

Biasion è stato un grande, il miglior rallista italiano di tutti i tempi insieme a Munari. Peraltro con l'Ascona 400 se non sbaglio già vinceva gli assoluti. Ora fa la Dakar con la Iveco. 3° tra i camion l'anno scorso, con alcune vittorie di tappa, quest'anno è uscito di strada.

Ed ha iniziato come pilota ufficiale (il primo in assoluto) Aprilia motocross!

pilota54 ha scritto:

Biasion è stato un grande, il miglior rallista italiano di tutti i tempi insieme a Munari. Peraltro con l'Ascona 400 se non sbaglio già vinceva gli assoluti.

Esatto...la prima vittoria assoluta di Biasion avvenne proprio con la Ascona 400 gr.4, macchina da assoluto ma ormai a fine carriera (stava quasi uscendo la Manta 400 gr.B) al Rally della Lana a Bialla, dove sotto il diluvio riuscì col piede a colmare il gap contro la Ferrari 308 di Tognana che arrovò secondo..

AndreaGhibliGT ha scritto:

Vero Mauro.
Per quello che riguarda i trofei monomarca dell'epoca c'e da dire che erano veramente un trampolino di lancio, soprattutto perche chi vinceva si assicurava un contratto per l'anno successivo come semiufficiale.
Tabaton, Liatti, Fiorio, Andreucci e altri che non mi vengono al momento sono proprio venuti fuori dai monomarca.

esatto! è quello che in malomodo volevo dire io!!
in più un appasionato corre per divertirsi se poi vince meglio.
ma 20 partecipano e 1 vince, quindi non è che gli altri 19 devo vivere complessi di inferirità, per chi sceglie di correre fà parte del gioco. almeno io la vedo cosi.

La vedo esattamente come te Mauro. ;)

Correre per divertirsi ok, prima di tutto ci vuole la passione.
Ma una questione è partecipare ludicamente a qualche garetta e spendere un po' di soldi per divertirsi, un'altra cosa è correre per lavoro, e a questo punto entrano in campo i tempi assoluti. E per farli serve anche la macchina giusta.

Ovviamente :-)

Dario, ma oggi come oggi esiste qualcuno che corre nella categoria omologazioni scadute per lavoro?? non credo........

anzi direi per fortuna che c'è chi lo fà per passione e non per lavoro altrimenti sarebbe impossibile veder correre le glorie del passato, ma si vedrebbero solo wrc (anzi direi solo lancer e subaru)

quindi complimenti a chi corre con queste auto ma anzi con qualcisasi auto "vecchia" indipendentemente che arrivi primo o ultimo.
complimenti Gabry non mollare!!

Forse stiamo parlando di cose diverse. Certo che quello che fa Gabry è una bellissima cosa, certo che quella è passione e basta. Io avevo espresso il concetto di chi comunque inizia una "carriera" professionalmente, in quel caso, c'è sempre passione, ma è decisamente in secondo piano. Per correre a livello professionale, serve soprattutto razionalità, soldi molti, il mezzo migliore disponibile e non solo quello, anche uno dei Team migliori possibilmente, tanto allenamento e conoscenza assoluta di quello che si fa, sperimentando molto e quel pizzico di incoscienza che fa la differenza, soprattutto per i piloti della MotoGp, ma crescendo di età, quell'incoscienza si va perdendo e così anche la spericolatezza che spesso è necessaria per avere quel pizzico in più. Vi garantisco che dopo 7 anni di gare e campionati e qualche risultato discreto, iniziare un campionato con una moto che sai non essere perfetta ed un team traballante non è decisamente gasante, vedersi arrivare davanti piloti che l'anno prima arrivavano ad un giro da te, non mi fa divertire e metterli dietro a fatica, per fare un 10mo posto non mi fa divertire ugualmente, questa non è nemmeno passione, ma giramento di cocones