Biturbo gr.A di Adriano Decè

Il mio amore verso la Biturbo "ra rally" ha radici abbastanza lontane, e questa cosa la devo a un caro amico che purtroppo è venuto a mancare poco più di un anno fa...bravo pilota, ottimo e geniale preparatore, persona considerata a volte un po' burbera forse perchè era schietto e non aveva peli sulla lingua con nessuno, per stare vicino a lui dovevi andargli a genio e non nascondo che 25 anni fa quando ho iniziato a frequentarlo ero spesso in soggezione davanti alla sua figura, insomma...Adriano Decè o si amava o si odiava. Ho avuto modo di conoserlo e frequentarlo gia a fine anni 80. Eravamo nella stessa scuderia, La "Tre Laghi Rally Team" di Verbania. Lui era gia un pilota affermato, aveva gia corso e vinto con vetture come 124 Abarth, Alpene A110, Stratos, Porsche....e aveva da poco intrapreso la pazza avventura di portare nei rally la Maserati Biturbo grA. Io ero un ragazzino, nemmeno avevo la patente (credo 16-17 anni) e passavo i miei fine settimana facendo da "manovale" nelle assistenze durante i rally. Non ero meccanico, quindi tutto quello che a quell'età potevo fare erano i cambi gomme, lavare i vetri, montare le fanaliere, fare benzina, e caricare e scaricare i furgoni. Ma per me era un sogno....non venivo pagato ovviamente...il mio compenso era quello di poter vivere quelle esperienze, sognando di poter un giorno correre pure io! Mi ricordo come se fosse ieri la mia prima assistenza: era un edizione autunnale del Rally 111 Minuti (ora questa gara si corre in estate) e il nostro team non riusciva a coprire col furgone la zona del Mottarone, montagna tra il lago Maggiore e il lado d'Orta, sul quale si svolgevano 2 ps ravvicinate, la Gignese e la Armeno. All'epoca le assistenze si facevano sulla strada, non nei "parchi assiatenza" come oggi, quindi capitava spesso che per seguire gli equipaggi tra una ps e l'altra si dovesse correre come pazzi anche coi furgoni. Tra le due ps sopra citate non si riusciva proprio ad arrivarci, bisognava lasciare qualcuno fisso tra le due prove ad aspettare le vetture...e decisero di lasciare me (non avrei comunque pututo spostarmi perchè come dicevo non avevo ancora la patente!). Portai con me un amico x avere un po' di compagnia e passammo la fredda notte aspettando i "nostri" piloti. Avevamo a disposizione una Golf prima serie, carica di gomme, taniche, qualche attrezzo, e ovviamente una bella scorta di viveri x i piloti...e per noi che dovevamo passare la notte "felicemente" insonne. Dovevamo "assistere" quattro vetture, la Manta Gte di Gunnella, la Renault 5 di Garboli, la Delta 4wd di Bruno.....e la macchina da rally più strana mai vista fino ad allora...ma Mserati Biturbo di Decè. Attorno a lui e a quell'insolita vettura c'era molto interesse, e a mio modo forse anchio mi sentivo un po' protagonista nel "lavorare" su quella macchina che tutti ammiravano..spesso ripenso con molto affetto a quei periodi. Seguirono molte altre assistenze, poi appena presi la patente iniziai a fare il navigatore...e dopo un paio di anni iniziai a "guidare" (pilotare è una parola troppo grossa, ah ah!). Erano altri tempi...allora i rally erano davvero affascinanti...ora anche se occupano comunque la maggior parte della mia vita, secondo me hanno perso molto. Nel 96, dopo 15 anni di attività la scuderia venne chiusa quindi con molti piloti ci si perse di vista...ognuno scelse una nuova squadra, e con molti piloti, tra i quali Decè, ci si vedeva solo in occasione delle due gare casalinghe...il Valli Ossolane e il 111 Minuti. Nella primavera del 2011 abbiamo deciso di fare una rimpatriata della vecchia squadra e ci siamo ritrovati a pranzo in una sessantina...emozionante! In quell'occasione con Decè parlai molto dei vecchi tempi e lui, che da un paio di anni era messo a correre negli storici con la sua vecchia Alpine, mi confessò una cosa..."voglio vincere un rally con la Alpine poi la metto di nuovo a riposo per tornare a correre con la Biturbo quando sara storica!". Nell'occasione gli dissi che mi sarebbe piaciuto prendere una Maserati stradale e prepararla per correrci, e lui sorridendo mi disse "lasa sta!!". Prendemmo accordi per vederci una giornata durante l'estate a Domodossola da lui, e tra una chiacchera e un bicchiere di vino mi avrebbe mostrato e spiegato come "tentare" di allestire una biturbo. Qualche settimana dopo Adriano si ammalò gravemente...e in autonno se ne andò.

Vi ho "annoiato" con questo racconto per cercare di spiegare come mai ho deciso di impegnarmi nel preparare una biturbo da rally....sono una persona romantica, come lo erano le corse una volta, quindi circa dopo un mese dalla sua scomparsa, io ed Emanuela acquistammo una Maserati e ci mettemmo al lavoro. Lui stava aspettando di poterci tornare a correre nei rally storici, era orgoglioso di poter "ri-portare" una Maserati nei rally, ma non ha fatto in tempo...quindi ho pensato di farlo io, in fondo glielo devo!!

Ora basta annoiarvi, posto un po' di foto. Molte sono inedite.... :-)

Queste foto si rifriscono a un Rally 111 Minuti...forse proprio quello del racconto se non erro..

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Rally Valli Ossolane, PS Montecrestese

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Altra edizione del Rally Valli Ossolane..

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Non riconosco il luogo, ma sicuramente è il primo Valli Ossolane della Biturbo perchè era ancora targata Roma..

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L'inversione larga di Montecrestese..

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Premiazione campionato sociale 1990. Nella foto sopra, Decè è quello appoggiato col gomito sulla biturbo..in quella sotto durante la premiazione. A sinistra Miro Maggetto, il patron dell Tre Laghi Rally Team.

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Una storia commuovente... complimenti per l'impegno

Grazie per il racconto, davvero una storia commovente è bello quello che stai facendo. Adriano sarà sicuramente contento di vederti all'opera con la sua auto preferita è compresibile il tuo stato d'animo nel correre nei rally come fece lui.

Complimenti per la tenacia!!!!

Altre fasi di una premiazione di Decè..

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L'inversione "stretta" di MOntecrestese..

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Qua in una trasferta toscana, al Rally Trofeo Maremma..

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Aggressiva!! :-)

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Altre due foto del Trofeo Maremma..

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Ne aveva due di Biturbo, quella targata Roma era ad iniezione, che fine ha fatto?

Belle queste foto, grazie per averle condivise!!!

Shiva ha scritto:

Ne aveva due di Biturbo, quella targata Roma era ad iniezione, che fine ha fatto?

La macchina era la stessa. Appena comprata non era immatricolata perche era da pista ovviamente...è stata fatta immatricolare a Roma, e poi l'ha ritargata a Novara essendo lui di Domodossola. La vettura era a carburatori, non aveva l'omologazione dell'iniezione x i rally. La vettura è stata messa in vendita poco dopo la sua morte ma il prezzo x me era troppo alto (sicuramente valeva quei soldi ma io volevo spendere meno), quindi ne ho fatta una da zero come ben sai, e quella di Decè l'ha comprata un altro nostro ex compagno di squadra, anche lui pilota e collezionista. L'ha restaurata tutta (benchè necessitasse di pochi lavori) ma dubito che la riporterà in gara..

E' vero era a carburatore per i rally non fù mai omologata. Potrebbe portarla al centenario della Maserati se ci sarà la possibilità di affittare l'autodromo??? Sarebbe una bella cosa!!!

Perchè le foto che postate voi si vedono mentre nelle mie appare il link?? :-(

Cosa sbaglio?

Quando carichi una foto copia il link di mezzo, non il primo.....

Veramente caricavo il terzo, non il primo..

Un bel racconto, con il "profumo" della passione d'altri tempi, dell'abnegazione di coloro che seguivano certi sport con le sole proprie forze, senza cercarvi necessariamente un tornaconto economico.

Peccato per l'epilogo così triste, ma sicuramente quanto descritto riesce nell'intento di rendere onore al Sig. Decè, che oltre ad avere le qualità descritte si può considerare un "pioniere" che ha anteposto il piacere dell'avventura alla sicurezza di correre con auto più consone ai rallies.

Krav ha scritto:

......che oltre ad avere le qualità descritte si può considerare un "pioniere" che ha anteposto il piacere dell'avventura alla sicurezza di correre con auto più consone ai rallies.

Hai ragione, è sempre andato contro corrente....quando tutti correvano con la Fulvia lui si autocostruì una Alpine, poi vennero gli anni della Stratos e della 037 con le quali era "facile vincere" e lui invece si preparò la Porsche (provò la Stratos in una gara ma non gli piaque), poi arrivò l'epoca della regina dei rally, la Delta, ma a lui non piaceva vincere facile, era più attirato dalla sfida di trasformare una Maserati da pista. Quando scadde l'omologazione della Biturbo erano gli anni delle Escort e delle Subaru.....macchè, roba da signorine...lui si preparò una Nissan Sunny gr.A! Pazzia?? No...passione!!

Grazie Gabry.

Infatti, nella vita è bello fare le cose non per sopravanzare gli altri e pavoneggiarsi di ciò, ma per soddisfare le proprie passioni.

Nel 1977 quando iniziai a correre avrei potuto comprare una X1/9 gr.3 e magari "vincere facile", ma io volevo correre in una categoria affollata e preferii la Simca Rally 2, che peraltro andava più forte della X1/9.

Oggi la passione è immutata e mi diverto anche solo girando in pista in un track day. L'importante è farlo con una macchina che ti piace, poi ci si diverte comunque.

ma ci si diverte anche se ti passano davanti?