Già 100.000 berline Maserati prodotte a Grugliasco

Esposta al Salone di Shangai la 100.000esima Maserati prodotta a Grugliasco, nello stabilimento AGAP nel quale sono prodotte Ghibli e Quattroporte.

Si tratta di una Quattroporte S allestimento "GranSport" destinata ad un cliente cinese.

La Cina è il principale mercato per l'attuale modello "Quattroporte", che si conferma la Quattrporte più venduta di sempre: anche se può sembrare strano, perché qui da noi non se ne vedono molte, le vendite della QUattroporte VI sono state spinte dai mercati americano e cinese, e questo modello in poco più di 4 anni ha già venduto più esemplari di quanti la precedente e apprezzatissima generazione di Quattroporte ne aveva venduti in quasi 10 anni.

Miu biao, miu biao, miu biao.... 🎉🎈

Claudio; dici che sia possibile organizzare un raduno con visita allo stabilimento Maserati a Grugliasco?

Claudio ha scritto:

...anche se può sembrare strano, perché qui da noi non se ne vedono molte, le vendite della QUattroporte VI sono state spinte dai mercati americano e cinese...

Viste le proporzioni tra le vendite Maserati in Italia da una parte e in Cina e USA dall'altra http://www.carsitaly.net/maserati-sales.htm , è impossibile giudicare il successo di un modello da quanti esemplari se ne vedono in giro sulle nostre strade.
E questo non vale solo per le Maserati...

P.S.: a me la Quattroporte VI piace molto.

Il nostro mercato per auto di questo genere ormai non conta più nulla. Questo spiega tantissime cose, come in primo luogo certe tendenze di design... 812 Superfast esempio lampante di come sia fatta per piacere maggiormente in alcuni mercati.

Allora convieni anche tu che questa 812 Superfast non sia sta bellezza....

hanno mollato pininfarina, e questi sono i risultati

fritz287 ha scritto:

Il nostro mercato per auto di questo genere ormai non conta più nulla. Questo spiega tantissime cose, come in primo luogo certe tendenze di design... 812 Superfast esempio lampante di come sia fatta per piacere maggiormente in alcuni mercati.

Bravo Friss....sono anni che lo dico a squarciagola; il tentativo a basso costo (centro stile interno) di soddisfare i gusti della clientela internazionale, spesso tamarra come quella asiatica, invece di imporre con la bellezza di uno stile proprio quel timbro caratteristico alle creazioni, fa sì che invece risultino squalificanti; certo, vendono e bene anche ma se la bellezza sta nel riempire una supercar di spoiler e minigonne è un barbaro risultato senza grazia.

La 812 superfast ne è un chiaro esempio....

Claudio ha scritto:

Allora convieni anche tu che questa 812 Superfast non sia sta bellezza....

L'ho vista dal vivo solo brevemente, ed era comunque migliore che in foto.

A me piacciono di più le linee pulite, che poi sono anche quelle che chiudendo gli occhi a uno restano bene impresse in mente. Dovessi dirti di ricordare com'è fatta una Veneno nel dettaglio... 

Aspetto di farmi l'occhio vedendone un po' su strada. Diciamo che difficilmente penso mi piacerà più di una 550 Maranello o di una F12 TdF...

MarcoG3200 ha scritto:

hanno mollato pininfarina, e questi sono i risultati

I disegnatori di talento c'erano in Pininfarina come in centro stile Fiat o Alfa o Lancia, piuttosto che Bertone o I.de.a. o Italdesign.
Si tratta di squadre di disegnatori, coordinati da un responsabile, che eseguono quanto viene loro richiesto.

Se il committente chiede una linea pacchiana e tamarra per avere successo nei mercati arabi e cinesi, il risultato sarà tamarro e pacchiano a prescindere dall'industria che fattura il lavoro al committente.

Anticamente c'erano stilisti molto bravi che lavoravano nelle famose carrozzerie, tipo Michelotti (che ha lavorato per Farina, Bertone, Vignale, Ghia o direttamente per Case costruttrici), Giugiaro (che ha lavorato per Bertone prima di mettersi in proprio), Fioravanti (Pininfarina), Scaglione (Farina, Pininfarina, Bertone...), Gandini (Bertone), l'ultimo dei designer autonomi.

Masimase, lo sai per certo che l'uso del centro stile interno sia a basso costo?? Io non ne sarei così sicuro.

hai detto bene, c'erano. faccio fatica a vedere l'opera dei disegnatori attuali quando i modelli di auto sono tutti uguali perché usciti dal CAD che elabora dati per efficienza aerodinamica, consumi ecc per non parlare delle auto fotocopia e della scelta sui materiali da utilizzare: ma purché si venda...poi vengono fuori le pecche, il cambio che a bassi regimi non tiene la marcia e va in folle (levante), i tasti alzavetri presi dalla dodge (ghibli q4). difficile essere diversi quando si fanno le stesse cose degli altri

Il cambio è lo stesso ZF8 che montano tanti altri concorrenti, e proprio come design penso che Maserati dalla concorrenza un po' riesca a distinguersi.

Sul "purché si venda" penso che tutti ragionino così, anche perché sono SPA e non ONLUS  però bisogna vedere quante cose al cliente vanno bene, e per quali s'è un po' esagerato su alcuni tagli.

Sto usando relativamente spesso sia Levante S sia Ghibli diesel, ultimamente... di imperfezioni ce ne sono.

Tipo la Lèvante stessa?

sono le piccole cose a dare fastidio e che rendono poco accettabili alcune soluzioni. esempio con la mia: invece della plastica con tutti i problemi del soft touch, non potevano usare la radica come avevano già fatto con modelli precedenti? con una auto che costava 100 milioni di lire, uno sforzo lo potevano fare.
e così vale per i modelli più attuali

La 3200GT costava solo cento milioni di lire?

149,5 secondo quattro ruote.
Al di là delle cifre certi errori di progettazione (es. motorino avviamento messo accanto al collettore i scarico, il punto più caldo del motore, che fa sciogliere i pezzi) o scelta dei materiali (es. le plastiche in salsa fiat), non son accettabili.

guardate questo video
https://m.youtube.com/watch?v=nOZnqnB6xDo

Parlo e capisco bene la lingua inglese e ahimé ho resistito fino alla fine del video. E' stata dura. A mio parere il tizio del video è terribile: crede di essere Clarkson, risultandone una penosa involontaria caricatura. Poi arriva mio figlio e chiede: "cosa stai facendo?" "Sto perdendo minuti di vita ascoltando un ....". " Sarà mica Doug de Muro?" "Ah. Sì, è il suo nome". E' andata veramente così. 
Doug deMuro, il blogger "la cui avventura preferita è stata passare con un Hummer su una PT Cruiser pannellata in legno" (parole sue). Ah ecco.

la questione è: i punti critici evidenziati, sono veri oppure no?
per il resto, tra l'americano sborone ed il britannico, non so chi sia meglio

..Al netto della cialtronaggine, il bipede ha ragione su molti aspetti
Meglio correggere alcuni errori di gioventù. 

Poi lui continui pure a trastullarsi con il buongusto bavarese

Torniamo in argomento? 
100.000 berline a Grugliasco mi sembra comunque un buon risultato.

Buono, ma non ottimo.
La capacità produttiva è superiore.

Se poi pensiamo che la ivi prodotta Ghibli ha sostituito di fatto le varie 166-Thesis e 300C "Thema", i numeri di produzione dovrebbero essere ben superiori.
Dovrebbe almeno vendere come una serie E, o 5, o A6.

Forse sbaglio ma avevo letto che la capacità produttiva massima di Grugliasco era di 50.000 auto l'anno. Se così fosse stanno "viaggiando" al 50%.

ammiraglio66 ha scritto:

Claudio; dici che sia possibile organizzare un raduno con visita allo stabilimento Maserati a Grugliasco?

Avevo già provato a chiedere, per ora è una pratica non ancora prevista, ma è probabile che in futuro sarà possibile.

L'unica eccezione è stata fatta nell'anno del centenario, quando i partecipanti del Maserati Centennial Gathering furono accompagnati ad una visita nello stabilimento. In quell'occasione ebbi modo di vederlo: uno stabilimento nettamente più moderno e tecnologico rispetto a quello di Modena, ma proprio per questo anche in un certo senso più "freddo" come ambiente e ovviamente privo di quella carica di storia che invece si percepisce in Ciro Menotti.

prof ha scritto:

è impossibile giudicare il successo di un modello da quanti esemplari se ne vedono in giro sulle nostre strade.
E questo non vale solo per le Maserati...

Assolutamente vero.

Però gli italiani tendono ad essere un po' presuntuosi ed italo-centrici in tal senso, ritenendo di successo solo ciò che appare come tale nel nostro paese. Basti pensare alla vicenda della Fiat Duna, un'auto di enorme successo nel mondo, ma da noi percepita come un flop e vittima di mille ironie. O alla Porsche 928, vista da noi come un costoso insuccesso, ma che invece ha venduto alla grande negli USA. Gli esempi in tal caso si sprecano.

L'italiano medio non accetta con facilità che la sua nazione sia diventata una sorta di "provincia dell'impero" in decadenza e che un cinese del quale ha in mente stereotipi di povertà possa essere più ricco di lui, anche se oggi con la vicenda delle nuove proprietà di Inter e Milan probabilmente si formerà una nuova coscienza di ciò.

masimase ha scritto:

il tentativo a basso costo (centro stile interno) di soddisfare i gusti della clientela internazionale, .

Angelo ha scritto:

Masimase, lo sai per certo che l'uso del centro stile interno sia a basso costo?? Io non ne sarei così sicuro.

Sicuramente utilizzare un centro stile interno permette un evidente risparmio economico rispetto ad una commessa milionaria ad un famoso designer. Questo lo sapeva perfettamente il nostro Alejandro de Tomaso, che ripudiò Giugiaro per far disegnare le Biturbo al centro stile interno presieduto da Andreani, e che quindi va considerato a tutti gli effetti un pioniere di questa pratica, vantaggiosa nell'immediato, ma controproducente a lungo termine.

Tuttavia ormai tutte le case operano in questo modo. Il ripudio di Pininfarina dopo oltre 60 anni da parte della Ferrari è stato sicuramente il caso più evidente e clamoroso, ma ce ne sono mille altri: basti pensare al gruppo VW che ha acquistato a fior di soldi l'Italdesign per poi incredibilmente non utilizzarla per far disegnare le vetture del suo gruppo (nemmeno le commesse Lamborghini le hanno dato...).

Le grandi firme indipendenti del design (che erano quasi tutte italiane) sono ormai un ricordo del secolo scorso. Purtroppo.

Claudio ha scritto:

Questo lo sapeva perfettamente il nostro Alejandro de Tomaso, che ripudiò Giugiaro per far disegnare le Biturbo al centro stile interno presieduto da Andreani, e che quindi va considerato a tutti gli effetti un pioniere di questa pratica, vantaggiosa nell'immediato, ma controproducente a lungo termine.

perchè dici che è controproducente a lungo termine,
se una casa riesce a formare internamente dei buoni designer penso sia un vantaggio.

Comunque è triste che quelle geniali officine che riuscivano a tirare fuori anche da umili vetturette piccoli capolavori siano scomparse.
Chissà forse l' essersi trasformate in realtà industriali ,seppur piccole, alla fine non ha pagato.