Maserati Racing a €15mila

Se per questo nemmeno la Biturbo merita la fama di catorcio.
Avrebbe potuto essere perfetta, se AdT non fosse stato cocciutamente arrogante, ma rimane tuttavia una signora auto, con tantissimi pregi ed alcuni difetti, che, se rapportati all'epoca in cui è uscita, non erano gravissimi.

Arroganza unita a braccinismo.

Un T-rex clamoroso. 

Secondo me il problema della Biturbo era quello più di ogni altra cosa

Claudio ha scritto:

Arroganza unita a braccinismo.
... il problema della Biturbo era quello più di ogni altra cosa

Solo sul "braccinismo" ho delle perplessità. Avrebbe potuto "accanirsi" su molti altri aspetti.

Angelo, ad eccezione del motore che era un gioiellino, per il resto la Biturbo era una macchina progettata all’insegna del risparmio

Per gli standard Maserati forse si, ma poteva fare ancora di peggio (mi riferisco a cromature, guarnizioni, strumentazione, ecc.)

Beh, la strumentazione (come tutto l'impianto elettrico) generava sempre malfunzionamenti (parole del titolare della filiale Veglia di PD: "le ho fatte tutte almeno una volta. Decine, centinaia di auto, tutte quelle che entravano in officina o in elettrauto, arrivavano da me").

Lo standard generale era quello dell'Alfasud, purtroppo.
Se il confronto viene fatto con auto crucche dirette avversarie dell'epoca, stiamo freschi.

Tra l'altro Mercedes all'epoca toccò il proprio apice

fritz287 ha scritto:

Tra l'altro Mercedes all'epoca toccò il proprio apice

Esattamente.
Ogni confronto era e rimane tristemente e inesorabilmente sfavorevole per le modenesi (e non solo).

Zoldher ha scritto:

...non credo si possa attribuire a De Tomaso ogni anomalia, al di là della sua assennata ricerca del risparmio. 

Invece si. Egli era padrone assoluto e ogni particolare, anche il più insignificante, era deliberato direttamnte da lui (ordine interno in Maserati, che chi vi lavorava ricorda bene).
Non era la Jeager, o la Veglia, o la Italver, o la Marelli, o qualsiasi altro fornitore a fare le cose scadenti. Erano le direttive impartite dall'alto a volerlo. E l'alto era solo lui.

Erano anche anni così..in generale le auto italiane in quel periodo non brillavano per qualità dei materiali e di assemblaggio..i cugini di Maranello erano sulla stessa falsa riga.. ovviamente con i dovuti paragoni di prezzo,ma diciamo che una 308 o una 348 non brillava per qualità della componentistica rispetto a concorrenza tedesca della stessa fascia di mercato..La situazione in Maserati migliorò decisamente con l'avvento di Fiat nell' 1993 grazie all' intervento dell' Ing.Alzati ed al lancio dei nuovi modelli

Dari8V ha scritto:

Zoldher ha scritto:

...non credo si possa attribuire a De Tomaso ogni anomalia, al di là della sua assennata ricerca del risparmio. 

Invece si. Egli era padrone assoluto e ogni particolare, anche il più insignificante, era deliberato direttamnte da lui (ordine interno in Maserati, che chi vi lavorava ricorda bene).
Non era la Jeager, o la Veglia, o la Italver, o la Marelli, o qualsiasi altro fornitore a fare le cose scadenti. Erano le direttive impartite dall'alto a volerlo. E l'alto era solo lui.

Si, sul discorso generale, visti i resoconti del tempo e le testimonianze successive cui fai riferimento, posso dare piena ragione...ma ci sono anche dei limiti che vanno oltre la volontà di De Tomaso di intervenire sui dettagli. In questo, infatti, appoggio il discorso del successivo intervento di Marco Sondrio. Se fosse così automatico il risparmio sugli articoli dei marchi da te citati, De Tomaso forse non avrebbe impiegato Fiamm, Marelli e altro, ma si sarebbe rivolto ad altri prodotti di marche a buon mercato, ammesso che ci fossero... (oggi con i fabbricanti cinesi nelle aziende che cercano produttività, si va molto al ribasso sui componenti...e lo scrivo per esperienza personale.. forse De Tomaso avrebbe avuto davvero gioco facile!). Cioè, voglio dire che se Maserati trattava sul prezzo con un fornitore, non credo fosse responsabile il "capo" di una particolare scelta in merito a certi dettagli, come lo spessore ed il tipo di materiale per un indicatore del tachimetro che non si incurvasse…. Veglia e altri marchi partono da una base di qualità oggettiva per quei tempi. 
Il Fiamm 3000 montava ovunque, anche su auto blasonate. 
Discorso diverso va fatto per le "mancate scelte" tecniche attribuibili ad AdT, oppure per la non zincatura dei lamierati ed il numero di strati di vernice (comunque in linea con gli standard del tempo). Ma se parliamo di maniglie-serrature o altri particolari? Non vedo, insomma, un totale agglomerato di parti scadenti...anche il "padrone" si è posto dei limiti, visto il marchio…. Comunque non so se mi sono spiegato a sufficienza.

marco sondrio ha scritto:

Erano anche anni così..in generale le auto italiane in quel periodo non brillavano per qualità dei materiali e di assemblaggio..i cugini di Maranello erano sulla stessa falsa riga.. ovviamente con i dovuti paragoni di prezzo,ma diciamo che una 308 o una 348 non brillava per qualità della componentistica rispetto a concorrenza tedesca della stessa fascia di mercato..La situazione in Maserati migliorò decisamente con l'avvento di Fiat nell' 1993 grazie all' intervento dell' Ing.Alzati ed al lancio dei nuovi modelli

concordo con questo approccio logico

Ragazzi , si sa che la biturbo era progettata “bene” solo a livello di motore . L’impianto elettrico fa pena , la carrozzeria marcisce come non so cosa , gli interni in finta pelle vorrei ma non posso ? La finta radica , la scatola sterzo della Fiat 131 , avantreno e posteriore derivazione serie 3 ? Il progetto era buono , ma purtroppo è stata abbastanza un flop , e lo dico da amante del marchio . Non venite a dirmi che è stato un successo perché non è così , e i dati lo dimostrano . Dopo i primi problemi la gente se ne disfava come la peste , e i compratori di nuovi modelli erano sempre meno . Si può dire che la mentalità cambio’ con l’arrivo della shamal , ghibli II , e quattroporte IV . Non me ne vogliano i proprietari di biturbo .