Maserati: quale futuro?

Claudio ha scritto:

Innovation Lab è stato chiuso non per colpa della crisi di Maserati, ma di Alfa Romeo. Era stato pensato da Marchionne come sede di progettazione delle Maserati ma soprattutto dell'alto di gamma Alfa (Giulia e Stelvio). Quando è nato si chiamava "AlfaMaserati Innovation Lab". E' chiaro che, da quando è stata portata via la progettazione delle Alfa, una simile struttura con 900 ingegneri non poteva reggersi soltanto coi numeri di nicchia di Maserati.

Ma Claudio la penso diversamente
questa struttura a Stellantis non andava a genio (solo costi) e quindi si chiude
infatti si vedono anche i risultati che alfa romeo e maserati contano per il gruppo. o ,

Quindi stai dicendo la stessa cosa.
Innovation lab era solo costi (dato che Alfa non ha venduto come ci si aspettava) e quindi si concentra altrove.

Maserati seguiva una strategia che si è dimostrata sbagliata, e quindi è in crisi.
Ma non spacciata. I modelli nuovi e i progetti ci sono e continuano.
Dispiace solo che la vincente operazione industriale di Marchionne non abbia potuto trovare seguito dopo la sua morte.
Del resto la sua visione non è stata percepita dal successore.

volevo dire altro Dario  ma va bene è lo stesso
saluti

Il senso è che Innovation Lab è stato condannato alla chiusura quando hanno deciso di portare via da lì la progettazione delle Alfa.

Anche se le vendite Maserati andassero a gonfie vele, una simile è struttura di 900 ingegneri sarebbe comunque sovradimensionata per il solo marchio del Tridente. Con Alfa e Maserati insieme, come l'avevano pensata Marchionne e Wester, invece poteva stare in piedi. Quando fu imbastito il progetto "Giorgio" per Giulia e Stelvio, infatti, Marchionne aveva pensato che il know-how in fatto di auto sportive si sarebbe trovato più facilmente e con migliori risultati nella Motor Valley emiliana rispetto a Torino, e così la progettazione delle Alfa fu spostata a Modena sulla via Emilia, nei locali dell'ex-Orlandi Bus, accorpando lì anche la progettazione delle Maserati, per le quali iniziarono anche sinergie con Alfa (la Grecale deriva dal pianale Giorgio ed è parente della Stelvio, e anche la nuova GranTurismo è su pianale Giorgio).

E' inequivocabile che la natura dell'incontro al Mimit di Roma di giorno sette agosto sia di natura Politico-Sindacale, per poter ristabilire le dovute garanzie ai lavoratori.
E se Stellantis ha commesso degli errori, un po' come tutte le aziende automobilistiche Europee, con la volontà, 
non certo a loro mancherebbero le possibilità economiche per rimettere il tutto in carreggiata. 

Presenteranno come già anticipato il piano di sviluppo dedicato a Maserati,
il problema resterà forse sulle tempistiche, per una ripresa rapita delle vendite. 

A meno che, (pensiero personale) dato il possibile interesse mostrato fino ad ora dai possibili cugini di compagnia, fra di loro non avanzino l'ipotesi ad una possibile interazione con componentistiche di livello, pagando come è stato in passato, lasciando di modo l'individualità a Maserati.

Sicuramente è un pensiero utopico ma!..

Dopo lo scorporo del 2005, negli ultimi 19 anni sono state fatte numerose operazioni volte a separare sempre più i marchi Ferrari e Maserati, e a rendere Maserati totalmente indipendente. Questo ha poi avuto un'accelerazione dopo la morte di Marchionne.

Si è iniziato dalla separazione della rete di vendita, fino ad arrivare al 2020, quando:
- si è stabilito che i nuovi modelli Maserati non avrebbero più utilizzato motori Ferrari, ma la Maserati se li sarebbe costruiti da sé.
- è stato riaperto dopo 18 anni il Reparto Motori Maserati nello stabilimento Maserati di Viale Ciro Menotti.
- E' stato inaugurato un reparto di verniciatura nello stabilimento Maserati (prima le Maserati venivano verniciate in Ferrari).

Quindi ora dovrebbero ricominciare tutto da capo?

Non facevo riferimento alle propulsioni, comunque quello che dici è la coerenza. 

In Claudio veritas.

Claudio ha scritto:

...Con Alfa e Maserati insieme, come l'avevano pensata Marchionne e Wester, invece poteva stare in piedi. Quando fu imbastito il progetto "Giorgio" per Giulia e Stelvio, infatti, Marchionne aveva pensato che il know-how in fatto di auto sportive si sarebbe trovato più facilmente e con migliori risultati nella Motor Valley emiliana rispetto a Torino, e così la progettazione delle Alfa fu spostata a Modena sulla via Emilia, ...

Marchionne in questo aveva visto lungo. Maserati e Alfa possono essere viste come il polo premium-sportivo di Stellantis e meriterebbero un centro di progettazione autonomo (ciò non toglie che sui prodotti Alfa di fascia bassa si possano utilizzare soluzioni del resto del gruppo). Ma a Torino (leggasi Parigi) non la vedono così.

robbi ha scritto: ha scritto:

...meglio che quel cioccolataio di tavares che promette e non mantiene nulla

A pensare male degli altri si  fa peccato, ma spesso si indovina. "Giulio A."